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MARIO BACCHIEGA – LUDOVICO POLASTRI

LA COSA VUOTA

 

 

 

Collana: Testimonianze

 

F.to 14x21, pp. 100, Euro 10,00
(Ed. 07/2016) Cod. ISBN 978-88-99376-71-0

 

IL TESTO E GLI AUTORI

  Perché c’è qualcosa invece che nulla? o in termini scientifici, cosa ha causato l’esistenza di quel microscopico punto di 10-33 cm che è esploso provocando il big-bang cosmico, generando tutta la materia e l’energia esistenti? Queste domande portano ad un gradevole effetto di meraviglia ma anche allo sgomento, perché il mondo si profila vuoto di direzione e di significato. Siamo vivi accidentalmente, non c’è nessun grande progetto, nessun scopo ultimo se non quello meramente evolutivo. Nel tentativo di dare una spiegazione, abbandonata l’idea fallimentare di dio, la scienza ci sta consegnando modelli teorici sempre più arditi, estremi, in cui non solo l’uomo non ha nessuna rilevanza ma neppure l’ipotesi di un dio creatore ne ha. La scienza ci ha dimostrato un universo fondato sul vuoto e l’uomo ha sostituito dio con la tecnica. Rendersi conto di questo fatto provoca una inquietudine bruciante, disarmante. Tutto si muove, pulsa, evolve ma senza un senso. Ogni esistente è privo di un “buon motivo” per esserci. Percepiamo il non senso di ogni cosa soprattutto in corrispondenza di eventi gravi, quando il mondo si scolora e rivela la sua natura dolorosa, accidentale ed ingiustificata. Esistere è l’unica certezza che l’uomo ha, non c’è dubbio, ma il suo esistere è costantemente in una circolarità demolitrice: da un lato la gratuità totale del nostro esserci, dall’altro la certezza della sua fine. L’evoluzione sembra averci dotato della coscienza come strumento per sentire che tutto ciò che ci circonda, in definitiva, è una cosa vuota. In questo libro gli autori, spaziando dalla filosofia alla scienza, non mancheranno di far riflettere il lettore arrivando a capovolgere le sue convinzioni più comuni.

 

  MARIO BACCHIEGA vive a Rovigo e Firenze. Per vent’anni ha insegnato storia delle religioni alla Pontificia Università “Marianum” in Roma. Conduce da oltre sedici anni una rubrica televisiva. Tra le sue opere più importanti sono da ricordare: Validità e attualità del mito solare (1964); L’uomo è quasi immortale (1968); Il pasto sacro (1971), tre edizioni; Dio padre o Dea madre? (1977), premio internazionale del Ministero della Pubblica Istruzione di Malta; I mostri dell’Apocalisse (1982); Silvestro II papa mago (1981); Papa Formoso, processo al cadavere (1983); Simbologia del figlio dell’uomo (1985); Lineamenti di storia delle religioni (1999); Disparire nell’assenza, condizione dopo la vita (2001); L’embrione vitruviano (2005); “Sui occido” (2014).

  Con Ludovico Polastri ha scritto Itinerarium mentis, Concilio di Calcedonia (451) (2013) e “Dell’albero della conoscenza non ne mangerai” (Gen. 2,17) (2013). è autore del sito web: www.bacchiega.it

 

  LUDOVICO POLASTRI è laureato in ingegneria. è, al di fuori della propria attività lavorativa, giornalista free lance e consulente scientifico. Collabora con riviste di settore. Con Mario Bacchiega per Bastogi ha scritto Itinerarium Mentis, Concilio di Calcedonia (451) (2013) e “Dell’albero della conoscenza non ne mangerai” (Gen. 2,17) (2013).